REVIEW PARTY "LA PICCOLA BOTTEGA DI PARIGI" di Cinzia Giorgio


Buongiorno amici! Come ogni giovedì che si rispetti la casa editrice Newton Compton sforna dei piccoli capolavori e oggi parliamo di un gioiellino letterario ovvero LA PICCOLA BOTTEGA DI PARIGI di Cinzia Giorgio. Inutile dirvi che la sua penna, almeno per quanto mi riguarda, è inconfondibile ed è una pura garanzia. Quando ho iniziato a leggere il romanzo, sin dalle prime pagine ho detto okay, questa è la Giorgio che scrive!
Ovviamente sul blog abbiamo anche parlato de LA COLLEZIONISTA DI LIBRI PROIBITI, un grande bestseller, toccante come Storia di una ladra di libri, un esordio sorprendente. Dalla bottega di un antiquario di Venezia a una famosa casa d’aste a Parigi...LINK DIRETTO RECENSIONE
E di certo non mi son fatta scappare mica l'occasione di intervistarla... per cui ecco anche il LINK DIRETTO INTERVISTA
Ma adesso bando alle ciance e andiamo a parlare di questa freschissima uscita!

La piccola bottega di Parigi

Cinzia Giorgio

Editore: Newton Compton

Collana: Anagramma

Anno edizione: 2018

In commercio dal: 30 agosto 2018

Pagine: 320 p., Rilegato

Prezzo: 10.00€ (cartaceo) 2,99€(ebook)


Corinne Mistral è un giovane avvocato che non perde mai una causa. Vive a Roma e lavora presso il prestigioso studio legale della famiglia del fidanzato. Si sta dedicando anima e corpo a una causa molto importante quando la raggiunge la notizia della morte di sua nonna e dell’eredità che le ha lasciato: un atelier di alta moda a Parigi, nel bellissimo quartiere del Marais. Corinne parte immediatamente, decisa a sistemare il più presto possibile la faccenda e tornare poi al suo lavoro. Ma, una volta lì, resta affascinata dalla straordinaria storia di sua nonna, una donna che lei ha potuto conoscere pochissimo e che è stata persino allieva e amica della grande Coco Chanel. Il ritorno a Roma è rallentato ulteriormente dalla presenza dell’esecutore testamentario: qualcuno che Corinne conosce bene, troppo bene… Che non si tratti di un incontro casuale?


About the author: Cinzia Giorgio (Venosa, 1975) vive a Roma. È laureata in Lettere Moderne e in Lingue, si è specializzata in Women’s Studies e Storia ed è dottore di ricerca in Culture e Letterature Comparate. Collabora con riviste specializzate di storia e arte e organizza i salotti letterari dell’Associazione Leussô di Roma. È Art Director della rivista Pink Magazine Italia e direttore editoriale della collana LOVE per la Compagnia editoriale Aliberti. È autrice di saggi, romanzi, pièce teatrali.  Tra i suoi libri ricordiamo: L'enigma Botticelli (Melino Nerella Edizioni 2013), Il bello della diretta (Rizzoli), Storia erotica d'Italia (Newton Compton 2014), Storia pettegola d'Italia (Newton Compton 2015), La collezionista di libri proibiti (Newton Compton 2016).



Non fatevi abbindolare dai cliché (non fondati) su questo romanzo. Non si tratta né di un chick-lit e né tantomeno di un new adults, quanto di un mix inappuntabile di amore, elementi caratteristici di un romanzo di formazione e rimandi storici ad un'epoca passata.

La storia è narrata in terza persona e questo ci permette di avere un quadro più ampio della situazione e focalizzarsi non solo sulle sensazione della protagonista, la voce narrante, ma anche su quelle degli altri personaggi.
Come solo Cinzia sa fare, alterna la storia del presente con avvenimenti passati e stavolta non troviamo solo una situazione, bensì due intrecci. Le lettere di sua nonna Anna alla famiglia, che scriveva nel periodo in cui era giovane e lavorava fuori dall'Italia e altri tipi di lettere, o più specificatamente pagine di diario che appartengono a un'adolescente Corinne alle prese con il suo primo amore, Leo, lo stronzo per eccellenza.



"Sembrava affamato di lei, come se non avesse aspettato altro."


Focalizzandoci sul personaggio di Leo, ad esempio, si nota che quest'ultimo ha avuto un'evoluzione, non sono collocabile all'interno della sezione FLASHBACK, ma anche in relazione al tempo presente.
wanna go here love it GIFTre vicende, legate con un sottile e fragile filo rosso, che sembrano viaggiare parallele, ma che al contempo ci suggeriscono che nulla avviene per caso e un forte legame, invece, deve per forza esserci.

Figura chiave è nonna Anna, le sue corrispondenze raccolgono segreti sbalorditivi, ma anche nonna Elena è una colonna portante del romanzo, colei che ha accudito la Corinne bambina poiché i genitori, in quanto musicisti hanno preferito sposare l'arte piuttosto che accudire la loro figlia.
Ho apprezzato molto l'affrontare la sfaccettatura del rapporto nonna-nipote, in fondo sono proprio loro ad amarci di più forse perché ci lasceranno prima...



"Lei odiava la ragazzina che era stata [..] l'adolescente timida, piena di paure e insicura doveva rimanere un ricordo lontano, svanito nella nebbia del tempo. Aveva dato tutto a Leo, tutto... troppo. Erano passati tanti anni ma quello che era successo era marchiato a vita sulla sua pelle, nel suo corpo. Leonardo Ferrrari era pericoloso."


Quanto a Corinne non aspettatevi la solita donna remissiva e passiva, al contrario è un personaggio dinamico che riesce a comprendere i proprio errori e grazie a quest'ultimi a migliorarsi perché SBAGLIANDO SI IMPARA.

Non voglio farvi spoiler,  come mio solito, ma una cosa ve la voglio dire... e quando lo leggerete poi voi mi scriverete e mi confermerete ciò che sto per dire. NULLA E' COME SEMBRA, vi giuro che ho creduto che la storia, sul finire, prendesse una determinata piega, mi aspettavo che succedesse quella determinata situazione, ero più che certe! E invece, sorprendentemente, le carte in tavola si mescolano. 



Uno stile dolce, poetico e una penna graffiante quando si tratta di affrontare temi delicati. Tutto questo è Cinzia Giorgio e La piccola bottega di Parigi, una storia di amori proibiti, di legami spezzati, di rinascita e tenacia

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