Ciao a tutti! Oggi vi propongo
un'intervista che ho somministrato a Cinzia, #toptenanswer
#quattrochiacchiereconlautore riguardante il suo romanzo “La collezionista di
libri proibiti”. Colgo l’occasione per ringraziare l’autrice per la sua
disponibilità e la sua dolcezza. Un esordio incredibile!
1.
Cosa ti ha spinto a scrivere il tuo romanzo?
La mia grande passione per i libri, soprattutto quelli antichi.
Leggerli per me è davvero come vivere mille vite.
2.
Su un punteggio da 1 a 10 quanto ti rivedi in Olimpia?
Dipende. L’Olimpia quindicenne mi rispecchia molto, l’Olimpia
adulta no. Quindi non saprei… forse la media è 3 o 4.
3.
Se fossi stata al suo posto avresti lasciato andare
Davide, dopo aver appreso la notizia da Lisa?
Sai, a 18 anni forse sì. È stata una scelta dolorosa ma Olimpia
non aveva molte alternative.
4.
Due pregi e due difetti di Davide.
Uno solo che vale per tutti: troppo buono.
5.
Così come la protagonista anche tu sei affascinata dal
mondo dell’antiquariato e dei libri proibiti?
Diciamo che mi interesso maggiormente ai libri proibiti. Sono
una storica e mi affascina tutto ciò che è passato.
6.
Da dove è nata l’idea per il titolo del romanzo?
Proprio dal famigerato Indice dei Libri Proibiti.
7.
Saresti andata d’accordo con Anselmo Calvani? Ti sarebbe
piaciuto diventare un’apprendista nella sua bottega?
La mia risposta è sì a entrambe le
domande. Anselmo è un personaggio positivo, pieno di passione per il suo
lavoro. Mi sarebbe piaciuto lavorare assieme a lui nella bottega Calvani.
8.
Due buoni motivi per leggere “La collezionista di libri
proibiti”.
I libri e Veronica Franco.
9.
A tuo avviso quale insegnamento può lasciarci questa
storia?
Non devo essere io a dirlo ma i lettori. Spero, tuttavia, di
essere riuscita a trasmettere tutto il mio amore per i libri.
10.
Cosa rappresenta per te scrivere? Raccontaci un po’ di
Cinzia.
Per me scrivere è vita. Non
riesco a immaginarmi senza una penna in mano o lontana dal mio computer. Le
parole, le storie e i personaggi sono per me fonte di gioia, fanno parte di me,
non potrei mai farne a meno.
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