LA SCIA NERA - RECENSIONE


‘La scia nera’ è una raccolta di racconti, un’antologia, nata per uno scopo ben preciso: sensibilizzare contro la violenza di genere. Quella violenza che attacca e ferisce ogni giorno bambine, ragazze, adulte… In una parola donne.
Il progetto è stato curato da Marco Vichi e al suo interno presenta ben 30 racconti di scrittori italiani diversi tra loro: esordienti in equilibrio con chi è emergente, uomini accanto a donne che raccontano la violenza contro la donna cercando, tramite le loro parole, le corde giuste da toccare per porre fine a questo scempio.
All’interno della raccolta sono diversi i temi trattati e l’età che le protagoniste hanno nel momento della violenza, fisica o psicologia che sia. Non si deve dimenticare quanto anche il male psicologico, quel mantra che ti entra in testa giorno dopo giorno, sia da abbattere allo stesso tempo e modo di uno schiaffo, di una spinta o di un coltello puntato alla gola.
Brividi.
Brividi e Tremori.
Leggendo i racconti dei vari scrittori sono brividi e tremori di terrore quelli che fanno quasi scoppiare a piangere il lettore. Troppe volte ho scosso la testa ricordando a me stessa che, purtroppo, sì in quel momento stavo leggendo nero su bianco quelle torture, ma che queste vengono rese possibili anche nella realtà. Nello stesso istante in cui i miei occhi scorrevano quelle pagine, in ricerca costante di un lieto fine, la mia mente non finiva di ricordarmi come notizie simili passassero in tv, nei giornali, negli schermi di milioni di cellulari… ogni giorno…


Gli autori de ‘La scia nera’ hanno deciso di finanziare con l’antologia, oltre che buon senso e ogni cosa che possa abbattere la violenza, l’associazione Artemisia di Firenze.
Perciò, fatevi un regalo, fate un regalo… E anche se sarebbe meglio non ve ne fosse la necessità, contribuite anche voi a far girare il messaggio dell’Antologia: aggredire, non solo nel caso di una donna, non solo fisicamente ma anche in tantissimi altri modi, è stupido e immorale.

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