RECENSIONE "LA DIFFERENZA INVISIBILE" di Caroline Mademoiselle e Julie Dachez - TOP OF THE COMICS

Capita spesso, nel panorama delle graphic novel, di trovarsi di fronte a vere e proprie perle che non solo intrattengono, ma ti fanno scoprire cose di cui ignoravi l'esistenza. Quando mi sono imbattuta ne "La differenza invisibile", edito da LSWR EDIZIONI, ho capito di essere davanti a una di quelle opere.

La storia infatti parla di una patologia poco conosciuta e trattata, sopratutto per quanto riguarda la sfera femminile: la sindrome di Asperger.
Forse alcuni di voi ne avranno sentito parlare o forse no, anche perché spesso, sopratutto nelle donne, è molto difficile da diagnosticare. Questa sindrome condivide con l'autismo diverse caratteristiche e chi ne soffre tende ad isolarsi, a trovare conforto nella routine e, in generale, a provare un profondo stato di malessere se viene coinvolto in situazioni estranee alla sua routine.

La graphic novel ci racconta le vicende di Marguerite, alter-ego della stessa Julie (l'autrice), che prova un continuo stato di malessere e di ansia che non riesce a spiegarsi. A lavoro ha difficoltà a socializzare e nella vita privata le cose non vanno meglio. La nostra protagonista finisce così per sentirsi "sbagliata" e "inadeguata", senza riuscire a spiegare questo suo malessere, finché ad un tratto non capisce di soffrire della sindrome di Asperger.

La graphic novel ci trascina con delicatezza ma allo stesso tempo schiettezza nelle problematiche di Marguerite, rendendocele familiari e, complice uno stile di disegno molto lineare e pulito, ci accompagna sempre più nel cuore della storia, senza tentare di abbellirla con inutili fronzoli.



Credo che questa sia una di quelle letture formative che andrebbero lette da chiunque. Ci rende partecipi di una situazione che crediamo estranea, ma che potrebbe toccarci da vicino.
Sensibilizzare le persone verso certi temi è, a mio parere, davvero importante per poter aiutare o anche solo capire, perché non esiste tolleranza, senza conoscenza.

Ringrazio la LSWR per avermi dato l'opportunità di leggere questo piccolo gioiello e spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!


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