Quanto è bella la cover? Io me ne sono innamorata!
Nuova versione reloaded, nuovi contenuti, nuovo finale.

Lorena ha subìto un grave incidente: è stata investita. Per lei è inevitabile, ora, avere il controllo
delle proprie giornate, delle ore, di qualsiasi attimo. Programma tutto, annotando con dovizia di
dettagli un diario che porta sempre con sé. Ha anche un blog, che aggiorna spesso, dove mette nero
su bianco le emozioni, certa che il suo passato non sia poi così diverso dagli utenti che la seguono.
Per lei, giovane commessa, nulla può essere lasciato al caso, pena la solitudine.
Un giorno, uscendo dal negozio in cui lavora, è letteralmente travolta da un tizio che fa jogging. Si
tratta di Matt, un musicista, soffocato dalla recente perdita di un amico e arrabbiato con Dio oltre
che con se stesso. Ha bisogno solo di ricominciare, di aprire di nuovo gli occhi e lasciare che torni a
scorrere in lui la voglia di vivere e, perché no, innamorarsi.
A seguito del loro scontro, Lorena perde il diario e, sorprendentemente, tutti i sogni, i desideri che
ha annotato, iniziano ad avverarsi un po’ per volta…
ABOUT THE AUTHOR:

Per la Literary
Romance fa il suo esordio con un romanzo romantico e intenso.
Quanto eravamo dolci e pucciose io e Laura al Salone di Torino? *-*
Estratti
LUI - Esiste la
casualità? Credo che se alcuni avvenimenti un po’ insoliti accadono, un motivo
ben preciso ci deve essere. Un po’ come Peter Howitt, il regista di Sliding
Doors, che ha brillantemente spiegato nel suo film di come, comunque vadano le
cose, al destino non si sfugge. Non so se si tratti veramente di destino, non
mi ritengo abbastanza ferrato sull’argomento per stare qui a esprimere teorie
in merito, ma mi piace pensare che le coincidenze siano dei piccoli segnali che
qualcuno da lassù vuole inviarci.
Insomma, faccio
cadere a terra una ragazza rovesciando il contenuto della sua borsa, raccolgo
tutto meno che la sua preziosa agenda che ritrovo poco dopo e, come se tutto
ciò non fosse sufficientemente bizzarro, me la ritrovo in prima fila a un mio
concerto.
Vogliamo chiamarle
coincidenze? Perfetto, chiamiamole pure così, ma non posso non notarle e non
andare incontro a ciò che l’universo sta cercando di dirmi. Devo conoscere
questa ragazza e nel male delle ipotesi, mi sarò solo sbagliato.
LEI - Mi piace
osservare le persone, studiarne le espressioni, i gesti, e Matteo mi affascina
sotto questo punto di vista, proprio perché non è semplice capire ciò che
prova. Una cosa però mi ha colpito, un particolare che conosco molto bene: il
dolore. Sta soffrendo per qualcosa, i suoi occhi parlano per lui e, purtroppo,
so riconoscere certe sfumature negli sguardi perché sono le stesse che scorgo
nei miei quando, davanti a uno specchio, cerco di ignorarle. Ed è per questo
che devo mantenermi a debita distanza, non sono la persona adatta a condividere
o vivere certi tormenti: avrebbe bisogno di qualcuno che lo faccia sorridere
mentre io, le persone, posso solo farle piangere.
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