RECENSIONE "A MONSTER CALLS" di Patrick Ness, Siobhan Dowd

Eccoci tornati con una nuova recensione! E stavolta è Francesca a parlarci di un romanzo che le è entrato nel cuore sin dalle prime pagine.
Il libro che voglio andare a proporvi oggi è “A monster calls” di Patrick Ness. Io ho letto il libro in lingua originale ma, ovviamente, esiste la traduzione italiana sotto il titolo di “Sette minuti dopo la mezzanotte”.

A Monster Calls

Patrick NessSiobhan Dowd


Editore: Walker Books Ltd
Anno: 2015
Pagine: 240 p.
Prezzo cartaceo: 7,73

TRAMA: Il libro racconta della storia di Conor, un ragazzino di appena 13 anni che si trova ad affrontare una situazione difficilissima: la malattia della madre. Frutto di questa malattia, sono gli incontri notturni con il mostro, che ogni notte, sette minuti dopo la mezzanotte, si presenta da lui con l’intento primario di raccontargli tre storie per poi, alla fine, sentirne una quarta da Conor stesso: la sua verità. L’autore ci racconta passo per passo l’evolversi della storia e, soprattutto, della malattia della madre.

COMMENTO: Esordisco così: l’ho amato. Ragazzi, veramente, dopo tanto, tanto  tempo sono riuscita a trovare un libro che mi abbia lasciato dentro vere sensazioni, veri sentimenti che hanno fatto scaturire me una qualsivoglia genere di reazione. Ovviamente, come prevedibile, ho pianto a dirotto come una bambina di tre anni e mezzo.
Ok, oltre ai miei scleri esagerati, direi che è ora di proporvi un vero e proprio commento di questo libro. Sfortunatamente, questa volta non posso proporvi un’approfondita lettura lessicale, in quanto è il primo libro letto da me in inglese. Dal canto mio, però, posso dire che la sintassi e il lessico erano semplici ed abbordabili per un livello di lingua non troppo alto (B1-B2, per intenderci). Che dire della trama: toccante, appassionante, coinvolgente passo per passo. Una storia che ti fa rimanere attaccata al libro dall’inizio alla fine e che crea in te aspettative enormi. Riesci a creare un legame profondo anche con lo stesso personaggio principale e, alla fine, cresci e maturi insieme ad esso. E poi ragazzi, che dire delle illustrazioni: entrambe le edizioni (inglese ed italiana) sono illustrate da Jim Kay, illustratore, tra l’altro, delle nuove edizioni di Harry Potter (i libroni enormi tutti colorati). Per chi legge in lingua, fidatevi, sono veramente utili per capire bene cosa si dice.
L’unica cosa che non troppo mi è piaciuta del libro è stata la velocità di narrazione, ma da quanto ho capito, questa è una flessione di noi italiani: infatti, gli inglesi tendono ad aumentare sempre il ritmo del racconto.
Ragazzi, con questo è tutto! Vi ringrazio per l’attenzione e buona vita a tutti!

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