Hello readers! Sapete già dell'uscita dell'ultimo romanzo della duologia de "Le terre dei dormienti" di Laura Taibi?
Nel caso in cui vi foste persi un pezzo di storia, vi lascio il link diretto della recensione del primo romanzo (clicca qui).
Prima di iniziare vi lascio la sinossi.
TRAMA
Sono passati tre anni e la vita di Jasper sembra essere tornata alla normalità… la regina però non è scomparsa e ha ancora molti assi nella manica.
Stavolta la battaglia si sposta nella familiare cornice di Londra, dove vecchie conoscenze e nuovi alleati si intrecceranno al destino dei quattro protagonisti.
In un susseguirsi di sfide e colpi di scena Jasper, Eilise, Chad e Octavia dovranno testare i propri limiti e mettere in gioco le loro vite come mai prima d’ora.
La profezia non si è ancora compiuta, e stavolta il prezzo da pagare sarà più alto che mai…
La vendetta della regina è l'ultimo capitolo dell'imperdibile storia di Jasper e in occasione dell'uscita abbiamo intervistato la scrittrice, Laura Taibi.
Siete pronti a scoprire com'è nata la trama e quali sono le sue fonti di ispirazione? Una chiacchierata librosa super interessante!
1. Quando è nata la tua passione per la scrittura?
Beh, si potrebbe dire che c'è sempre stata.
Ho iniziato a scrivere poesie quando aveva circa otto anni e ho scritto il mio primo racconto che ne avevo quattordici (ed era terribile!). Diciamo che la fantasia non mi è mai mancata e ho sempre sentito l'esigenza di esternare quello che la mia immaginazione creava.
La storia è maturata nella mia mente giorno dopo giorno, ma se proprio devo essere sincera la lampadina mi si è accesa molti anni prima, guardando un film davvero trash che ha fatto nascere quella che sarebbe stata l'idea di base su cui poi ho costruito tutto il resto... non chiedermi il titolo del film perché non lo ricordo xD
Come viene anticipato, sono passati tre anni dai fatti accaduti nel primo libro, i quattro protagonisti ora sono vent'enni che devono affrontare il passaggio dall'adolescenza alla vita da adulti. Questo passaggio non è mai facile da affrontare (parlo per esperienza!) e per Jasper e i suoi amici potrebbe essere anche peggio, vista la presenza della regina e delle sue macchinazioni.
Preparatevi perché ci saranno un paio di colpi di scena che potrebbero lasciarvi davvero sconvolti!
Oddio non sono brava in queste cose! Di solito tendo a vedere mille difetti ma, se proprio devo trovare dei pregi, direi che è una duologia con uno stile semplice, dei personaggi simpatici e con una morale ben precisa, che cerca di insegnare alcune cose in cui credo fermamente: che bisogna sempre credere in se stessi, che bisogna superare le proprie paure, che l'amicizia è importante e, sopratutto, che l'amore vince sempre.
Jasper è un ragazzo a cui è facile affezionarsi. Il suo pregio migliore direi che è l'altruismo: farebbe di tutto pur di difendere chi ama. Un altro grande pregio è di sicuro il coraggio, una caratteristica che lui stesso non si riconosce ma che, alla fine, lo porta sempre a fare la cosa giusta.
Tra i suoi difetti maggiori c'è l'eccessiva fiducia nella gente che gli crea sempre non pochi problemi e, beh, il consumo smodato che fa della coca cola! (xD)
Il prologo è la parte più difficile da scrivere. si sa che un lettore non va mai fatto annoiare e non c'è nulla di più efficace di un brutto inizio per convincere qualcuno a rimettere sullo scaffale un libro.
il segreto, se mai ce n'è uno, è quello di non perdersi in troppe chiacchiere o descrizioni e di concentrarsi sui punti essenziali. So che non è facile ma bisogna riuscire a concentrare l'atmosfera e lo stile di tutto il libro nelle prime dieci pagine, incuriosendo in questo modo il lettore.
Semplice, ironico, avventuroso, emozionante e, perché no, anche un po' romantico (ma non sdolcinato, eh!)
8. Hai già delle idee in mente per una prossima (ipotetica) storia? Hai mai pensato di scrive un genere che non sia fantasy, come ad esempio un romance?
Ho lasciato un indizio ne "La vendetta della regina", riguardo il mio prossimo lavoro... vediamo quanti riusciranno a trovarlo!
C'è una piccola caffetteria abbastanza nascosta, in centro a Reading, la mia cittá. Il pavimento e le pareti sono in legno e tutto l'ambiente ha quella fantastica e tipica aria old-style inglese e preparano té, cappuccini, cioccolate e torte fatte in casa... quel posto quest'estate mi ha salvata da un terribile blocco dello scrittore e spesso, quando ho bisogno di scrivere e le scadenze si avvicinano, mi rifugio nel solito tavolino vicino la finestra. Amo quel posto!
10. Cosa rappresenta per te il mondo della scrittura? Raccontaci un po' di Laura.
Partiamo dal presupposto che amo creare. Ho frequentato il liceo artistico e poi l'accademia di belle atri, sono una sarta e per cinque anni ho fatto cosplay. Nel periodo tra le medie e le superiori ho partecipato a spettacoli teatrali nella mia regione e ho visto un paio di premi di poesia.
L'arte, in tutte le sue forme, mi ha sempre accompagnata. Ovviamente la letteratura non ha fatto eccezione e scrivere è stata, credo, solo una naturale conseguenza.
Tramite la scrittura ho conosciuto persone fantastiche. Scrittori, o aspiranti tali, con talento da vendere e idee rivoluzionarie. con molti di loro abbiamo instaurato un vero e proprio rapporto di amicizia e questa è solo una delle cose per cui ringrazio la scrittura!
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