RECENSIONE "STORIE FANTASTICHE DI GENTE COMUNE" di Stefano Valente

Hello readers!! Buona domenica! Oggi vi voglio parlare del romanzo d'esordio di Stefano Valente,che ringrazio di cuore per avermi spedito la copia (mi scuso per il ritardo).
Ma prima andiamo a vedere la scheda del libro!

TITOLO: Storie fantastiche di gente comune
AUTORE: Stefano Valente
PREZZO CARTACEO: 10.00€
PREZZO EBOOK: 3.99€
ANNO PUBBLICAZIONE: 2017
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TRAMA:  Un eroe non è un impavido guerriero, un martire o un conquistatore di consensi popolari. Un eroe è semplicemente una persona. Un eroe è il prescelto di se stesso, colui che compie una scelta per un bene a lui caro. Naturalmente, una scelta audace. Io, la Voce Narrante, canterò le gesta di tre eroi che hanno compiuto la loro scelta. Paolo, un militare devoto all'uniforme e fedele alla Patria, che ha rinunciato al suo status di militare per inseguire il suo bene. Il secondo eroe è Chiara, un'affascinante ragazza dall'intelligenza fuori dal comune che, attraverso la ragione, vi condurrà in un viaggio fantastico tra nozioni scientifiche e colpi di scena. Infine c'è Matteo, un brillante avvocato che dovrà rimediare ad un imperdonabile errore. Casi irrisolti, verità nascoste e false speranze comporranno la strada che Matteo dovrà percorrere fino all'attuazione della giustizia.

Stefano Valente ci porta con se, in un viaggio alla scoperta delle emozioni e dell'animo umano.
I nostri tre protagonisti incarnano un prototipo di individuo in cui possiamo riconoscerci, per un piccolo aspetto, per un lato del loro carattere o per il loro passato.
L'autore apre il romanzo con una premessa. Ci anticipa già che racconterà le storie di tre protagonisti, gente comune, appunto. Valente si presenta come la Voce narrante, colui che ci condurrà in questo viaggio, aiutandoci meglio a scoprire i protagonisti.

La prima storia è quella di Paolo, un militare che dopo otto anni di servizio presso l'Aeronautica militare, decide di congedarsi.
Quasi celato tra le righe, sembra che Paolo soffra della sua soffocante routine quotidiana e che voglia liberarsene a tutti i costi. Ma ciò che Paolo davvero non sopporta sono le ingiustizie.
Chi di noi non ne ha subite nel corso della propria vita? A scuola, a lavoro, purtroppo le iniquità sono una costante della nostra società.

"La felicità è solo un effetto della soddisfazione: senza la causa non c'è l'effetto. Voi non siete soddisfatti delle vostre vite, per cui come pretendete di essere felici?"

Nulla di più vero. 
La Voce del narratore è una costante, sempre presente, e ci accompagna durante tuttoa la storia, inducendoci a riflettere, portando, però, gli esempi pratici dei protagonisti, i nostri eroi.
Le storie sono narrate in prima persona e questa tecnica di permette di conoscere a fondo le emozioni e le reazioni spontanee dei singoli personaggi.

Sicuramente i capitoli dedicati a Chiara, sono quelli più corposi. La protagonista, però, mi ha affascinato. E non perché sia una mia omonima, ma perché ha un innato senso della ragione e del pragmatismo. 
Certo, la parte dedicata a questa protagonista risulta essere meno "leggera" rispetto alle altre, poiché viene fatto un focus sulle nozioni chimiche e scientifiche.
Ma questo aspetto è stato pienamente apprezzato, perché comunque denota un'attenta ricerca e documentazione, da parte dell'autore, precisa e scrupolosa, per fornirci nozioni aderenti al vero.

Nel romanzo è velata una sottile ironia, che serve a rendere più "frizzante" la storia.

Il personaggio in cui mi sono rispecchiata di meno è Matteo, perché, per certi versi, la sua storia è simile a quella di Paolo, sempre per il concetto dell'ingiustizia. 

La Voce narrante, però, talvolta, potrebbe risultare quasi "troppo invadente". Ma in realtà è proprio grazie all'intervento dell'autore che riusciamo a comprendere meglio la dinamica dei fatti.
Ho apprezzato molto la conclusione, educativa ed edificante.

"Tutti gli esseri umani sono speciali, solo che non lo sanno."

Possiamo dire che il romanzo ha un intento moraleggiante e risulta essere una lettura adatta ai giovani per indurli alla riflessione.
Un romanzo in cui i protagonisti sono i "veri protagonisti".
Niente vicende di circostanza o elementi che interferiscano, ma solo un attento focus sui personaggi.

In conclusione è un buon romanzo d'esordio e sono sicura che Stefano continuerà a scrivere e a portarci nuove storie!



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