INTERVISTA AD ANGELA IEZZI- "NONOSTANTE IL DESTINO".

Buona giornata readers! Oggi iniziamo alla grande con un'altra intervista a una scrittrice Newton Compton. Faremo due chiacchiere con Angela Iezzi, autrice di "Nonostante il destino" e del bestseller "Gli effetti speciali dell'amore". Ma prima vi lascio qui la sinossi del suo ultimo romanzo!
Gillian Chetwode-Talbot è una ragazza semplice con un grande sogno nel cassetto: aprire un suo negozio di cappelli artigianali. In visita dalla nonna paterna, a Fall River, Gil trova il locale ideale per realizzare finalmente il suo sogno. Il posto va ristrutturato, ma lei non si scoraggia e inizia i lavori, finché non scopre che non tutti gli inquilini del palazzo sono favorevoli alla rumorosa attività di ristrutturazione. Jared, il ragazzo misterioso che abita al piano di sopra, sembra piuttosto restio a tollerare il frastuono e fa di tutto per sabotarla. L’astio che nasce tra i due, però, si trasforma ben presto in qualcosa di diverso. Gil inizia a scoprirsi particolarmente incuriosita dall’uomo che abita al piano di sopra e che sembra condurre una vita piuttosto ritirata. Cosa nasconde Jared? Scoprirlo potrebbe rivelarsi più sorprendente di quanto Gil sia disposta ad accettare


  1. Quando e come è iniziata la tua passione per la scrittura? R: Da piccola, a dire la verità, non amavo in modo particolare i libri, mi piacevano di più i fumetti (ho provato anche a disegnarne qualcuno, ma… no, non sono capace. Rimarranno cimeli ben chiusi nel mio cassetto). Poi, crescendo, è arrivata la passione per le storie, scritte, ascoltate, raccontate, disegnate, purché ci fossero belle storie da vivere. La scrittura è stata una naturale conseguenza, ma ho iniziato in modo sistematico durante l’Università. È stato un modo divertente per staccare la spina dallo studio.
  2. Jared è il protagonista del tuo ultimo romanzo "Nonostante il destino" nella vita reale andresti d'accordo con lui oppure è una persona che categoricamente eviteresti? R: Ahahaha, bella domanda. A differenza di Gil, io sono molto più accomodante. Probabilmente avrei evitato di fare qualsiasi tipo di rumore per non disturbare nessuno, anche a costo di strofinare i pavimenti a mano. In realtà, credo che Jared sia un uomo positivo, la fatica sta nel dargli la possibilità di farsi conoscere. Come tutte le persone che sentono la responsabilità e il peso dei propri errori, è arrabbiato con se stesso, rude e scorbutico, ma sotto la scorza c’è un animo gentile.
  3. Da dove è nata l'ispirazione per il titolo? R: Premetto che io non sono ferrata affatto su due aspetti che riguardano la pubblicazione di un libro: sinossi e titolo. Di solito li lascio per ultimi e anche con il romanzo pronto faccio comunque molta fatica a immaginare un titolo che possa calzare e allo stesso tempo essere attrattivo. In questo caso ci ho dovuto provare. Ne ho proposti diversi alla casa editrice e alla fine sono stati loro a scegliere quello che più si addiceva, io l’avrei chiamato “Cappelli, vicini e una tazza di té” :P
  4. Quanto di Angela è presente nel romanzo? Avvenimenti che ti sono realmente accaduti, caratteristiche di un determinato personaggio in cui ti rispecchi. R: Be’, un po’ di me c’è sempre. L’episodio del vicino infastidito dal rumore mi è accaduto veramente, solo che nel mio caso era un vecchietto a cui dava fastidio il trapano alle tre del pomeriggio :P Per il resto, nei miei libri cerco di inserire ciò che mi piace, piccoli omaggi ai libri, alle serie tv, agli anime che adoro, gusti culinari (in Gli effetti speciali dell’amore mi sono sbizzarrita in quanto a cucina), passioni nascoste (vorrei volare anch’io come Gil).
  5. Raccontaci un aneddoto divertente sulla stesura del tuo libro. R: Aneddoti divertenti? Poco dopo aver iniziato a scrivere Nonostante il destino, il mio pc ha deciso di prendersi una vacanza ed è partito per lidi lontani, abbandonandomi per sempre. Ho dovuto quindi comprarne un altro che però ha la tastiera leggermente più a sinistra di quello che l’ha preceduto. Ci ho messo un mese ad abituarmi e a non scrivere continuamente “s” al posto di “a”, “r” al posto di “e” e “o” al posto di “i”. Non avete idea di quanto spesso usiamo le “a”, le “e” e le “o”.
  6. Hai mai pensato di gettare la spugna? R: La verità? Sì, qualche volta ci penso ancora. Non so se questo sia effettivamente il mio mondo. I libri mi piacciono da morire e scriverli è qualcosa che mi manca quando non ho il tempo di farlo, ma per sopravvivere occorre una dote di autopromozione che io, per esempio, non ho affatto. Per il momento, ogni volta che mi capita, tra le due parti, vince ancora quella che vuole continuare a credere in questo sogno, anche grazie ai continui incoraggiamenti di qualche folle amica, e speriamo di continuare così.
  7. Che emozioni hai provato sapendo che il tuo libro sarebbe stato pubblicato dalla Newton? R: Me lo ricordo come fosse ieri, anche se è passato più di un anno e mezzo. Sono scoppiata in lacrime. Non me lo aspettavo e forse non ci credevo neanche. Poi due colleghe, che partecipavano al concorso Il mio esordio 2015 con me, mi hanno scritto congratulandosi. Io non avevo ancora avuto modo di leggere i nomi dei vincitori, all’inizio non capivo cosa mi stessero dicendo… insomma, non era possibile, poi ho visto l’articolo che proclamava Gli effetti speciali dell’amore vincitore insieme a Uno strano caso per il commissario Calligaris e boh… sono rimasta su una nuvola rosa per qualche mese, credo.
  8. Che rapporto hai con i tuoi lettori? R: Mi fa strano sapere di avere dei lettori. Rispondo sempre a chiunque mi scriva, mi piace ricevere i pareri di chi mi legge e cerco di cogliere ogni occasione per imparare a migliorarmi e molti degli spunti che mi spingono a farlo vengono proprio da chi legge quello che scrivo. I commenti positivi aiutano a migliorare il mio umore e la mia autostima, quella negativi, a volte, a vedere cosa non ha funzionato ed evitarlo per il prossimo futuro.
  9. Ti definisci più lettrice o scrittrice? R: Assolutamente lettrice, non c’è storia.
  10. Cosa rappresenta per te il mondo della scrittura? Raccontaci un po' di Angela. R: Il mondo della scrittura è il mio modo di evadere dalla realtà, di vivere le vite di altri, di dare libero sfogo alla mia immaginazione, di rilassarmi, di divertirmi, insomma, scrivere è il mio antistress personale.

Bene ragazzi, l'intervista finisce qui. Vorrei ringraziare di vero cuore Angela per la sua disponibilità. Ho avuto modo di conoscerla sul web e di lavorare insieme per un piccolo progettino (non finirò mai di ringraziarti u.u) e lei è davvero una splendida persona, disponibile con tutti e tanto, tanto umile (caratteristica che al giorno d'oggi è difficile da trovare in una persona.) Le faccio un grosso in bocca al lupo! Anche se so che non ne avrà di bisogno.
A presto, con un'altra intervista! E voi avete letto i suoi romanzi? Vi aspetto qui sotto, nei commenti.

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