Hello readers!
Ecco a voi la recensione di questo splendido romanzo regalatomi da
@leggereeditore. “La prima stella della notte” di Susan E. Phillips.
Premetto che
è il primo libro che leggo firmato da questa autrice, il suo stile nello
scrivere, la fluidità e la genuinità del contenuto la definisce senz’altro una
delle regine del panorama letterario romance.
Piper Dove è
una donna forte e determinata, cresciuta come un maschiaccio da suo padre, ora
si occupa della Dove investigazione e ambisce a diventare la miglior detective
del paese. Il suo primo incarico consiste nel pedinare Cooper Graham, celebre ex
quarterback dei Chicago Stars (la serie dei romanzi della Phillips, infatti, è
incentrata sulle vite dei giocatori di questa squadra e ora è il turno di Coop)
scoperta da quest’ultimo sarà costretta a lavorare nel club di Cooper. Tra i
due scatterà qualcosa, ma l’ex quarterback riuscirà a vincere anche questa “partita”?
Una storia d’amore
fuori dal comune, non melodrammatica e che non lascia spazio a pietismi per
quanto riguarda il passato dei personaggi. Una donna vera con la D maiuscola,
protagonista del romanzo, forte, risoluta, in grado di affrontare situazioni
anche pericolose, ma nel contempo fragile come lo zucchero filato.
Dall’altra
parte Cooper, un uomo che ha avuto tutto dalla vita, soldi, successo, belle
donne, non abituato alla sconfitta, e se c’è una cosa che vuole e non può avere
è proprio Piper; lontana mille miglia dalle ragazze che lui ha avuto, sempre
truccate e pettinate come delle barbie. Piper Dove. Una donna che non da
importanza all’aspetto esteriore, che non si crogiola perché non sa che borsa
abbinare al suo outfit. Non le importa piacere a un uomo fisicamente.
Le ultime
pagine hanno suscitato in me una forte emozione, con gli occhi lucidi sono
riuscita a immedesimarmi nella vicenda (questa è una delle più grandi abilità
dell’autrice) nella situazione in cui erano finiti Piper e Cooper, alla svolta
finale, al punto in cui bastava ammettere i propri sentimenti.
“Era strano
rendersi conto che quella fosse la prima volta che avesse potuto ballare nel
club solo per piacere. La dolce linea del corpo di Piper appoggiata contro il
suo gli provocava dolore.”
Se c’è una
cosa che la voce di Susan P. mi ha insegnato è che non c’è cosa più bella di esternare
le nostre emozioni, perché l’orgoglio rende forti ma non felici.
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