Hello readers! Eccoci arrivati
alla penultima tappa della “living
interview week” con la meravigliosa Daniela Romano con
il suo romanzo “Underwater?”. Scusate l’orario ma
oggi l’influenza
mi ha distrutto. Siete pronti a IMMERGERVI nella
storia di Maya? Io sono carichissima! Ecco a voi la trama Maya cresciuta nella cornice della splendida Costiera Amalfitana, il
mare è sempre stato il suo habitat naturale, la sua casa.
Ed ora, come tutte le diciottenni, si divide tra l’ultimo anno di liceo,
una stravagante famiglia, un vivace gruppo di amici ed il suo splendido
fidanzato.
Ma, all’improvviso, la sua vita sarà travolta da un’onda anomala che le
farà provare un vortice di emozioni incredibili facendola ritrovare senza
fiato. E ciò che lei pensava fosse amore, forse sarà molto di più.
Un amore imperfetto ma grande come il mare.
1.
Quando hai deciso di scrivere il
tuo romanzo?
In realtà, non c’è stato un momento
preciso in cui ho iniziato a scrivere. Si può dire che "Underwater"
è nato per caso, per dare voce alla storia che popolava la mia mente da un po’
e che non riuscivo più a tenermi dentro ma, mentre cominciavo a buttare giù
qualche riga, ancora non sapevo che quello sarebbe stato uno dei viaggi più
emozionanti della mia vita.
2.
Descrivi con tre aggettivi Maya,
la protagonista.
Dolce, spiritosa e insicura, totalmente incapace
di gestire questa attrazione travolgente che inizierà a provare per Alan.
3.
Un amore imperfetto, ma grande
quanto il mare sconvolgerà Maya, qual è il tuo parere a riguardo? Credi nella
forza di un amore non tanto perfetto come nelle favole?
“Lui è lui, il mio Alan. Il mio segreto
pericoloso, la mia felicità impossibile.”
Maya continuerà a ripeterselo nella mente provando
a convincere se stessa, cercando la forza di andare avanti contro tutti gli
ostacoli in una situazione in cui ormai sembra impossibile tornare indietro.Nonostante
nella vita si tenda a ricercare la perfezione in qualsiasi cosa, credo che la
vera felicità consista nel saper apprezzare quello che si ha e che, anche se
imperfetto, almeno è autentico. E nell’amore questo vale ancora di più.
4.
A proposito del mare… qual è il
tuo rapporto con l’acqua?
Ho sempre amato il mare fin da quando ero
piccola. Penso che al mondo non esista nulla di più travolgente e rilassante di
questa distesa infinita di azzurro che si estende davanti ai nostri occhi. Ed è
per questo che ho trasmesso alla protagonista questo amore spropositato per
l’acqua, ma donandole un coraggio che io non ho e facendola addirittura
praticare immersioni subacquee, permettendole quindi di conoscere questo mondo
nel profondo.
Perché per quanto ami il mare, confesso che la
sua grandezza e profondità mi intimoriscono non poco.
5.
Riassumi con una breve frase
perché leggere “Underwater”.
Perché anche se la storia è frutto della mia immaginazione,
traspare la quotidianità di una diciottenne alle prese con una famiglia
invadente, l’ultimo anno di liceo e la bruciante attrazione nei confronti dell’ultima
persona che dovrebbe guardare. Freschezza e spontaneità è ciò che si respira
tra le pagine e spero che tutti si lasceranno immergere e conquistare da questa
storia.
6.
Quale libro può rappresentarti?
Sicuramente Elizabeth Bennet, l’eroina di “Orgoglio e pregiudizio”.
Oltre ad essere intelligente e brillante, infatti, Elizabeth mostra una
profonda ribellione al rigido classismo della sua epoca riuscendo ad uscire
dallo stereotipo tradizionale della donna, dimostrando invece un forte
carattere e facendosi valere e rispettare non solo dalle donne, ma anche e
soprattutto dagli uomini.
7.
Su una scala da 1 a 5 in quanto
ti rivedi in Maya?
In Maya mi rivedo molto, in lei ritrovo
l’adolescente che ero e che ancora oggi, nonostante i miei 26 anni, sicuramente
sono. Eterna sognatrice, leale in amicizia, un po' capricciosa in famiglia, ma
dal cuore grande come il mare.
Quindi direi che da 1 a 5, il mio è sicuramente
un 4.
8.
Qual è il posto che preferisci
per poterti cimentare nella scrittura?
Con una leggera musica di sottofondo, la luce soffusa e davanti
allo schermo del computer, il momento che preferisco è di certo la sera nella
mia stanza, ma non nego che mi è capitato più volte di ritrovarmi ad appuntare
su qualsiasi cosa, dal telefono al foglio di carta, dei flash, delle frasi o
anche solo una singola parola per poter dar forma ai miei pensieri.
9.
Hai mai visitato la Costiera
Amalfitana? Cornice del romanzo? Se è si, che emozioni ti ha lasciato quel
paesaggio?
Io sono nata e vivo tuttora ad Avellino, una
cittadina campana che non dista molto dalla Costiera Amalfitana. Ed è per
questo che, appena posso, cerco di scappare per godere della poesia di quei
posti. Da Amalfi a Positano, da Sorrento a Capri, ho cercato di valorizzare al
meglio questo angolo di Paradiso a due passi da casa mia, inserendo i luoghi
che maggiormente amo che continuano ad emozionarmi.
Inoltre, ho pensato che la Costiera potesse essere
la cornice ideale per un’intensa storia d’amore.
10. Cosa
rappresenta per te il mondo della scrittura? Raccontaci un po’ di Daniela.
Anche se non ho ancora molta esperienza nel campo,
la scrittura mi appartiene da sempre. Scrivere dà la possibilità di estraniarsi
dal mondo e di creare nuove realtà parallele, ma allo stesso tempo di
raccontare e puntare i riflettori su temi importanti ed estremamente attuali.
Ed è per questo motivo che, oltre ad avere il potere dell’emozionare, le parole
possono diventare uno strumento alternativo di riflessione o denuncia. Non
mi considero una scrittrice a tutti gli effetti, almeno non ancora, ma la
stesura del mio primo romanzo è stata un'esperienza talmente coinvolgente che
mi ha fatto comprendere quale sia la mia strada.
Con i miei personaggi mi sono divertita,
incavolata e innamorata e non nego che mi piacerebbe scriverne anche il seguito
perché Alan e Maya hanno ancora tanto dire.
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