BLOGTOUR "LA FIGLIA SCONOSCIUTA" di SARA RECORDATI


Buongiorno amici!

Oggi inizia il blogtour de LA FIGLIA SCONOSCIUTA di Sara Recordati. Parleremo del mondo femminile e dell'emancipazione, ma non perdetevi le altre tappe!



La figlia sconosciuta

Sara Recordati

Editore: bookabook
Collana: Narrativa
Anno edizione: 2018
In commercio dal: 15 novembre 2018
Pagine: 352 p., Brossura

Prezzo: 13.60€








Francesca ha trentacinque anni, un lavoro in una casa di moda a Milano e una famiglia che ama, apparentemente perfetta: il marito Luca, che è la sua roccia, e due adorabili bambini. Però il suo aspetto dolce e ingenuo, con profondi occhi azzurri e ricci biondi, non rispecchia la sua vera essenza: Francesca è infatti oppressa da un passato tormentato carico di silenzi e dall'assenza costante del padre, un celebre pittore egoista e prevaricatore, in grado ancora oggi di spostare l'ago della sua fragile stabilità. Una promozione al lavoro sembra farle respirare aria fresca, e ancora di più l'arrivo di Matteo: con lui Francesca si sente libera di lasciarsi andare e di esprimere un'altra se stessa, più oscura e sensuale. Ma il passato non si cancella e la figura del padre continua a essere presente, sempre più ingombrante e opprimente.


Suddivisa in quattro ondate differenti, la storia del femminismo è stata caratterizzata dalle azioni e dal pensiero di donne e uomini che ne hanno segnato il percorso fino ai giorni nostri.
Fino a poco più di un secolo fa, in Italia e in molti altri regimi liberali, ai cittadini di sesso femminile non era consentito votare, le donne sposate non erano libere di disporre del denaro che guadagnavano con il proprio lavoro e non potevano promuovere un'azione legale. Per emancipazione si intende proprio il processo grazie al quale alle donne non è più applicato il trattamento giuridico riservato ai soggetti incapaci.
L’emancipazione femminile ha praticamente compiuto cento anni nel 2018; infatti nel 1918 il parlamento del Regno Unito approvò la proposta del diritto di voto per le mogli dei capifamiglia sopra i 30 anni. Dieci anni più tardi, il suffragio fu esteso a tutte le donne del Regno Unito.

Le donne che ottennero il diritto di voto vennero chiamate suffragette (il termine suffragio significa anche “voto”) e da allora il termine indica ogni donna che lotta per il riconoscimento della piena dignità delle donne (in parte coincide con il termine “femminista”).

Inutile però dire che spesso le donne, anche informalmente, sono “vittime” di differenze a livello lavorativo ed economico.
Se le donne sono ancora il pilastro della vita familiare e domestica, è abbastanza consequenziale che debbano fare scelte lavorative e professionali più drastiche degli uomini.