Chi ha ucciso mia sorella
Julia Heaberlin
Editore: Newton Compton
Collana: Nuova narrativa Newton
Anno edizione: 2018
In commercio dal: 27 settembre 2018
Pagine: 384 p., Rilegato
Prezzo: 10.20€

Nata in Texas, è una giornalista pluripremiata, che ha lavorato per varie testate locali («Fort-Worth Star Telegram», «The Detroit News» e «The Dallas Morning News»). Con Gli occhi neri di Susan è arrivata in vetta alle classifiche degli Stati Uniti e presto dal suo romanzo sarà tratto un grande film. Chi ha ucciso mia sorella è il secondo libro pubblicato dalla Newton Compton. Vive a Dallas. Per maggiori informazioni, visitate il sito juliaheaberlin.com.
Caratteristica che accomuna tutti i grandi thriller, oltre la suspance e un
intreccio studiato a tavolino con uno stile incalzante, è il fattore mistero.
Un evento imprevedibile e sconvolgente che caratterizza la narrazione ed occupa
tutta la scena. In questo caso parliamo principalmente di omicidi e rapimenti.
I thriller si fondono comunque spesso con il giallo inteso come romanzo enigma in senso
lato, ma possono esserci differenze
sostanziali nella trama. In un thriller, il protagonista deve spesso fermare i piani criminali dell'antagonista e i crimini sono normalmente compiuti su larga scala: omicidi seriali o di massa, atti di terrorismo oppure rovesciamenti di governi. Il
sostanziali nella trama. In un thriller, il protagonista deve spesso fermare i piani criminali dell'antagonista e i crimini sono normalmente compiuti su larga scala: omicidi seriali o di massa, atti di terrorismo oppure rovesciamenti di governi. Il
pericolo e gli scontri più o meno violenti sono spesso elementi
fondamentali della trama. Mentre nel giallo classico il climax viene di solito raggiunto quando il mistero viene risolto, nei thriller
viene raggiunto quando il protagonista, alla fine, riesce a battere l'antagonista, salvando la vita a sé stesso e molto frequentemente anche ad
altri personaggi. Così il termine thriller d'azione è sinonimo di giallo d'azione, entrambi caratterizzati da
un'atmosfera di forte tensione dove le spirali ascendenti del climax sono presenti
dall'inizio della storia. Si contrappongono al giallo psicologico che si distingue invece per l'indagine introspettiva nei sotterranei della
psiche in luogo dell'azione. Differenze sono anche riscontrabili nella scrittura, più nervosa e serrata nel thriller o nel giallo
d'azione, più elaborata nel giallo psicologico.
In particolare, poi, nel thriller psicologico si va a "sfruttare"
il fatto rapimento e come questo evento incide sulla vita dei famigliari della
vittima.
Combinando questi due termini, la definizione cambia in una narrativa che
vede i personaggi esposti a rischi a livello mentale
piuttosto che a livello fisico. I personaggi non fanno più
affidamento sulla forza fisica per sconfiggere i loro nemici brutali (il che succede spesso nei thriller d'azione),
ma piuttosto si affidano alle loro risorse mentali, sia che si debba lottare
con un avversario formidabile sia che si debba lottare per l'equilibrio nella stessa mente
del personaggio.
Da Peter Robinson, l’assassino cui si è ispirato Edgar Allan Poe per ‘Il cuore rivelatore’, a Charles Schmid, il serial killer che Joyce Carol Oates ha preso a modello per scrivere “Storie americane”.
La classifica dei moventi per un omicidio: denaro, sesso, vendetta, odio. Ma il più pericoloso - per P.D. James - è l'amore. In generale, il colpevole non è mai il maggiordomo.
Se volete recuperare le tappe delle mie colleghe qui sotto vi lascio il banner! Noi ci vediamo il 27 per la recensione!