UN APERITIVO LETTERARIO CON ALESSIA GAZZOLA


Hello readers! Oggi un post super speciale!
Ho intenzione di aprire una sotto-rubrica a quella dell'intervista, ovvero, un aperitivo con l'autore. Nella sezione "aperitivo letterario" inserirò le interviste con autori best-sellers! E oggi iniziamo col botto...
L'autrice che abbiamo intervistato non ha bisogno di presentazioni! La nostra mitica siciliana, Alessia Gazzola, medico legale e scrittrice per passione... che poi per lei è diventato un vero e proprio lavoro... tradotta in decine di paesi, ha conquistato il cuore di milioni di lettori con i suoi romanzi in bilico tra i gialli e la commedia romantica, il giusto mix!
Vorrei precisare, prima di farvi leggere la nostra chiacchierata, che è davvero una persona super disponibile ed umile. Nonostante il suo enorme successo rimane una ragazza con i piedi per terra, "della porta accanto". E secondo me questo è un punto cardine necessario, che fa dell'autore una persona umana e speciale (per me non è affatto una componente da sottovalutare). Quando noto la disponibilità e la simpatia genuina di scrittori di un certo calibro, che potrebbero "montarsi la testa" ma non lo fanno, mi rende entusiasta. E' stato un onore per me!!
Spero che l'intervista vi piaccia. Ho una domanda per voi... qual'è il vostro libro preferito della Gazzola? Lasciate un commento qui sotto!


1. Ciao Alessia e benvenuta su Living among the books. I tuoi romanzi sono diventati dei bestsellers senza pari! Raccontaci un po' del tuo primo esordio. Come hai iniziato a scrivere?
Scrivevo da sempre, da quando ero alle scuole medie. Era il mio rifugio segreto. Prima dell'allieva scrivevo storie tipo chick lit, con eroine epigone di Bridget Jones e quando sono diventata una specializzanda in medicina legale ho avuto l'istinto di descrivere una protagonista frizzante con le sue problematiche lavorative e sentimentali, il tutto però condito dal giallo soft. L'allieva è stato anche il primo libro che ho provato a pubblicare, perché ho intravisto per la prima volta qualcosa di originale in quello che avevo fatto.

2. Definisci con una breve frase il tuo stile di scrittura. Consiglia a chi ancora non ti conosce (saranno davvero in pochi, eh) perché leggere una tua opera.
Non sono abile a propormi però ci provo. Più che una frase forse mi è più semplice usare delle tag: contemporaneo/ sentimentale/ commedia/ giallo classico. Credo che siano gli ingredienti principali della mia serie, un mix abbastanza articolato! Consiglio le mie storie a chi cerchi intrattenimento garbato, senza temi o immagini scioccanti, in cui il giallo non è prioritario bensì lo è la protagonista, Alice, e la sua lente attraverso cui osserva e racconta la realtà.

3. Quali sono gli ingredienti perfetti, secondo te, per la riuscita di una buona storia?
La sincerità dell'ispirazione prima di tutto. Costruire un mondo credibile. Divertirsi, perché diversamente non si divertiranno i lettori.

4. L'Allieva è una seguitissima serie TV di Rai 1 tratta dal tuo omonimo romanzo, come hai appreso che ci sarebbe stata la trasposizione cinematografica? Che emozioni hai provato, soprattutto nel conoscere gli attori?
La serie tv tratta dalla mia serie di romanzi resta una delle grandi gioie e fortune della mia vita. Ne sono entusiasta. Quando il progetto ha preso forma per me è stata un'emozione incredibile. Conoscere gli interpreti e visitare il set ha su di me un effetto quasi allucinogeno, è come se il mondo che ho immaginato prendesse forma all'improvviso. Alessandra e Lino sono persone deliziose e nei ruoli di Alice e Claudio sono assolutamente perfetti.

5. Quando eri una ragazzina avresti mai immaginato di diventare una scrittrice di successo? Quali erano i tuoi sogni nel cassetto nell'età adolescenziale?
Non lo avrei immaginato neanche nei miei sogni più ottimistici! Sono un tipo molto pragmatico e un po' pessimista. Da adolescente sognavo di resistere all'adolescenza, che per me non è stata semplice. Sono sempre stata troppo sensibile ed emotiva.

6. Hai mai attraversato il fantomatico "blocco dello scrittore"? Se è si, come sei riuscita a superarlo?
Non più di tanto, niente che una bella passeggiata non riuscisse a risolvere!

7. Cosa consigli a chi vorrebbe pubblicare un libro, ma non sa da dove iniziare?
Consiglio di coltivare un'idea originale, di avere modelli - certamente - ma di non essere emuli di qualcuno. È importante trovare la propria voce. Una volta pronto il manoscritto il mio consiglio è di sottoporlo a un'agenzia letteraria (ma una accreditata, eh!). Investire una piccola cifra per sapere se il proprio lavoro ha delle chance editoriali mi sembra molto saggio. Anche perché in caso positivo la stessa agenzia potrebbe aiutare l'esordiente a trovare un editore.

8. Se potessi descriverti con un personaggio delle tue storie quale sceglieresti e perché?
C'è un po' di me in molti personaggi. Non mi sono mai "autoritratta", neanche in Alice che erroneamente viene a volte considerata un mio alter ego. In realtà affido anche ad altri personaggi i miei pensieri e spesso le mie opinioni. Forse però, tra tutti i personaggi che ho inventato, in assoluto quello che sento più simile a me è Emma De Tessent di Non è la fine del mondo.

9. Qual'è il tuo angolino preferito per scrivere?
Nel tempo sono diventata molto abitudinaria e sedentaria. Scrivo bene solo nel mio studio, con il mio computer, attorniata dalle mie cose che mi infondono buone energie e buoni pensieri. Però le idee possono venire ovunque io mi trovi e quindi le traccio su un taccuino che porto sempre con me.

10. Cosa rappresenta per te il mondo della scrittura? Raccontaci un po' di Alessia.
La scrittura è una necessità. Al pari di quelle fisiologiche. Ognuno di noi sente di avere qualcosa che fa stare bene, meglio di qualunque altra al mondo. Chi lo sport, chi la cucina, chi il disegno... be' per me è la scrittura ed è sempre stato così, sin da quando ero alle medie. Molto semplicemente scrivere mi rende felice ed essere riuscita a farne il mio lavoro è una fortuna di cui non potrò mai smettere di essere grata.

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